dal blog dell'ass. Rumori sinistri
Il commento di Sandra Polini – Ass.Rumori sinistri Cesenatico sulla delibera Comunale presentata dal Sindaco Buda per ripristinare il busto di Mussolini e sui risvolti mediatici della stessa
Antefatto
L'amministrazione
di centro destra di Cesenatico ha reso pubblico il fatto di volere
esporre, proprio in corrispondenza del giorno della memoria, nel
museo della Marineria, i busti di Benito Mussolini e Vittorio
Emanuele, che furono tolti dal vecchio ospedale di Cesenatico in
seguito alla sua chiusura avvenuta alla fine degli anni 60. Sono
rimasti per tutti questi anni in uno scantinato dell'AUSL, finché il
sindaco Buda, appoggiato dalla sua maggioranza, ha voluto riesumarli
con l'approvazione di una specifica delibera.
Prologo
Va
detto che i due busti sono privi di alcun valore artistico oggettivo,
ma dopo le affermazioni di Berlusconi sul buon governo di Mussolini e
lo sdoganamento avvenuto in questo ultimo decennio di tutte le realtà
di estrema destra in Italia proprio grazie al Pdl, pare abbiano
acquistato valore. Ricordiamoci che siamo in piena campagna
elettorale, e quando il guru parla, i burattini si muovono... Tutto
ciò ha creato da tre giorni a Cesenatico furibonde polemiche da
parte dei partiti all'opposizione tra cui anche il Movimento 5 Stelle
(ma il guru Grillo non aveva aperto neanche un mese fa a Casa
Pound?).
Il
sindaco Buda imperterrito respinge ogni attacco difendendo e
motivando la sua decisione :" La storia va capita e non
ideologizzata". Appunto chi erano Mussolini e Vittorio
Emanuele? Da chi sono state scritte e firmate le leggi razziali che
hanno permesso le deportazioni nei campi di sterminio??
Questa
non è ideologia, è storia, ma l'amministrazione non ci sente e va
avanti. Così che ieri il conduttore di radio Capital, Luca Bottura,
ha invitato i radioascoltatori ad esprimere via mail la loro opinione
sul fatto, ed ha, in un secondo momento, visti i tanti giudizi di
disapprovazione arrivati in redazione, lanciato la proposta di
boicottare per la prossima estate 2013, Cesenatico.
In
seguito a ciò sono pervenute presso l'Apt diverse disdette. Toccare
un tema come il turismo e i padroni locali, nel nostro territorio,
minacciando di boicottarlo, fa diventare improvvisamente tutti
partigiani e antifascisti, compreso anche il signor Giancarlo Barocci
(Presidente dell'ADAC associazione Albergatori) che fino a ieri
sosteneva l'iniziativa dell'amministrazione dichiarando che:"
Predappio è un interessante meta per i turisti
cesenaticensi". Eh già, perché non proporre un gemellaggio
Predappio-Cesenatico??
Ironia
a parte, il fatto che diversi cittadini italiani abbiano risposto
attraverso un importante azione collettiva e comune, mi fa pensare
che, un tema quale il lavoro gravemente sfruttato nell'economia
turistico/balneare, potrebbe essere un ulteriore motivo di
sensibilizzazione per un eventuale campagna di boicottaggio della
riviera Romagnola.
In
diverse occasioni, in seguito a presidi di fronte ad hotel che
utilizzavano manodopera sfruttata e ridotta in schiavitù, i turisti
hanno manifestato solidarietà nei confronti dei lavoratori, a volte
lasciando anche tali strutture.
Io
penso che un tema così importante come il rispetto dei diritti
fondamentali dei lavoratori e delle lavoratrici, meriterebbe la
massima attenzione da parte di tutte le forze politiche e sociali
(compresi gli organi di informazione ) che oggi si riscoprono
antifascisti/e ma fino all'altro ieri nascondevano la tratta e il
lavoro para-schiavistico nel turismo.
Ma
torniamo ai busti - paradigmi della politica al tempo delle elezioni
e delle crisi che stanno attraversando la nostra società - perché
non tradurre questa campagna di boicottaggio e sensibilizzazione
antifascista in una grande opportunità per cambiare dal basso la
nostra città e territorio?
Sandra
Polini – Ass.Rumori sinistri Cesenatico
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