Hanno sfilato per Roma contro il governo Monti, tra
saluti romani e "boia chi molla". Un popolo variegato quello della
destra, dal leader Francesco Storace agli skin-head del 'Veneto Fronte
Skin'. Ci sono soprattutto tanti delusi da Fini e Alemanno "vogliamo
qualcuno che rappresenti i nostri valori e che non si venda al governo
dei tecnici e delle banche". E Storace fa sapere he alle prossime
elezioni correrà da solo DI VALERIO RENZI
Sono circa 5000 i manifestanti di destra che oggi hanno
sfilato per Roma contro il governo Monti, sempre citato e mai
amorevolmente negli slogan, e con tanta nostalgia per i tempi d'oro
dell'Msi: tante le bandiere con le celtiche, i saluti romani e "boia
chi molla" indirizzati non contro un generico "sistema" come negli anni
'70 ma contro la "casta".
Un popolo variegato quello della destra che non ha mai digerito la svolta di Fiuggi prima e lo sposalizio con Berlusconi poi, e in cui trovano posto anche gli skin-head del "Veneto Fronte Skin", ragazzi che sfoggiano tatuaggi con inequivocabili svastiche, celtiche stemmi delle "SS", e che sfilano dietro l'associazione "Progetto nazionale" del loro ex portavoce Piero Puschiavo oggi nella segreteria nazionale de "la Destra". Ci sono soprattutto tanti delusi da Fini e Alemanno "vogliamo qualcuno che rappresenti i nostri valori e che non si venda al governo dei tecnici e delle banche – dicono - che stia col popolo insomma e non con i tecnocrati di Bruxelles, che non disconosca il nostro patrimonio storico, culturale e politico".
A sfilare oggi anche "il Popolo di Roma" di Giuliano Castellino, movimento vicino al sindaco Alemanno: "Noi ci auguriamo una candidatura unitaria del centro-destra e lavoriamo per questo noi vogliamo un centrodestra ampio, come in Regione, ma in cui la destra sociale e le sue ragioni siano veramente rappresentate, se così non fosse potremmo anche decidere di appoggiare Storace" ha dichiarato Castellino. Sono poche decine i ragazzi del movimento di Castellino che sfilano con un grande striscione con su scritto "Tecno Ribellione", slogan mutuato dal gruppo neofascista romano degli anni '90 "Meridiano Zero", e dietro un camion che spara a tutto volume "rock-identitario".
STORACE - Francesco Storace, leader de ‘La Destra’, incalzato dai giornalisti durante la manifestazione nazionale del suo partito mette subito in chiaro le cose sul suo rapporto con il sindaco Gianni Alemanno: "Alemanno farebbe bene dal prossimo anno ad occuparsi del piano nazionale e non della città di Roma, visto che non è stato capace. Noi staremo con il centro destra ma con una candidatura diversa da quella di Alemanno, se a ottobre non c'è ancora un'idea io parto”. Insomma Storace correrà da solo se il centrodestra non presenterà una faccia diversa dall'attuale inquilino del Campidoglio, a cui comunque fa i suoi "auguri più sinceri per il suo compleanno che cade proprio oggi". Correre senza "la Destra" di Storace metterebbe in seria discussione, almeno a leggere i sondaggi, la possibilità di vincere ancora a Roma per il centrodestra.
LE DONNE ALMIRANTE - L'ex governatore del Lazio sembra non aver ancora digerito l'ultimo “sgarbo” fattogli da Gianni Alemanno nell'ultimo rimpasto di giunta: "Fare entrare Giuliana De Medici, la nipote di Almirante, in giunta non era per noi un riconoscimento di governo, ma un gesto importante culturalmente e politicamente, invece ha ceduto ancora una volta a logiche politiciste e di potere”. E per restare “in famiglia”, nemmeno donna Assunta Almirante ha buone parole per il sindaco: “Alemanno? E chi è?” dice ai giornalisti.
L’ASSESSORE BUONTEMPO - Teodoro Buontempo, assessore alla casa alla Regione Lazio, preferisce parlare invece delle ragioni della manifestazione: "Eccolo il popolo di destra che esiste ancora e che si oppone al governo delle banche, il nostro paese deve risollevarsi e potrà farlo solo con un protagonismo della destra senza le ambiguità del Pdl".
ASSSENTE CASAPOUND - Alla manifestazione non c'era invece Casa Pound Italia, che prepara una sua candidatura autonoma a sindaco per le elezioni del 2013, secondo le indiscrezioni a scendere in campo per il movimento neo fascista potrebbero essere o il giornalista del tg regionale Fidel Mbanga Bauna o lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco.
IL CENTROSINISTRA - Il centrosinistra commenta con durezza le dichiarazioni di Storace: “Povero Alemanno. Non lo vuole proprio più nessuno. Nel Pdl stanno pensando a come sostituirlo. Ed ora anche Storace dichiara pubblicamente che il centrodestra dovrà cambiare candidato e che lui con Alemanno non vuole più avere niente a che fare. Triste declino per il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto” dichiara il consigliere regionale del Pd Enzo Foschi e sullo stesso tono Paolo Masini consigliere comunale sempre del Pd: "Un sindaco a picco nei sondaggi, fallimentare nell'azione di governo e ormai diventato giustamente il soggetto preferito della satira nazionale. Oggi si chiude anche politicamente la triste era di Alemanno. Roma merita di meglio”.
Un popolo variegato quello della destra che non ha mai digerito la svolta di Fiuggi prima e lo sposalizio con Berlusconi poi, e in cui trovano posto anche gli skin-head del "Veneto Fronte Skin", ragazzi che sfoggiano tatuaggi con inequivocabili svastiche, celtiche stemmi delle "SS", e che sfilano dietro l'associazione "Progetto nazionale" del loro ex portavoce Piero Puschiavo oggi nella segreteria nazionale de "la Destra". Ci sono soprattutto tanti delusi da Fini e Alemanno "vogliamo qualcuno che rappresenti i nostri valori e che non si venda al governo dei tecnici e delle banche – dicono - che stia col popolo insomma e non con i tecnocrati di Bruxelles, che non disconosca il nostro patrimonio storico, culturale e politico".
A sfilare oggi anche "il Popolo di Roma" di Giuliano Castellino, movimento vicino al sindaco Alemanno: "Noi ci auguriamo una candidatura unitaria del centro-destra e lavoriamo per questo noi vogliamo un centrodestra ampio, come in Regione, ma in cui la destra sociale e le sue ragioni siano veramente rappresentate, se così non fosse potremmo anche decidere di appoggiare Storace" ha dichiarato Castellino. Sono poche decine i ragazzi del movimento di Castellino che sfilano con un grande striscione con su scritto "Tecno Ribellione", slogan mutuato dal gruppo neofascista romano degli anni '90 "Meridiano Zero", e dietro un camion che spara a tutto volume "rock-identitario".
STORACE - Francesco Storace, leader de ‘La Destra’, incalzato dai giornalisti durante la manifestazione nazionale del suo partito mette subito in chiaro le cose sul suo rapporto con il sindaco Gianni Alemanno: "Alemanno farebbe bene dal prossimo anno ad occuparsi del piano nazionale e non della città di Roma, visto che non è stato capace. Noi staremo con il centro destra ma con una candidatura diversa da quella di Alemanno, se a ottobre non c'è ancora un'idea io parto”. Insomma Storace correrà da solo se il centrodestra non presenterà una faccia diversa dall'attuale inquilino del Campidoglio, a cui comunque fa i suoi "auguri più sinceri per il suo compleanno che cade proprio oggi". Correre senza "la Destra" di Storace metterebbe in seria discussione, almeno a leggere i sondaggi, la possibilità di vincere ancora a Roma per il centrodestra.
LE DONNE ALMIRANTE - L'ex governatore del Lazio sembra non aver ancora digerito l'ultimo “sgarbo” fattogli da Gianni Alemanno nell'ultimo rimpasto di giunta: "Fare entrare Giuliana De Medici, la nipote di Almirante, in giunta non era per noi un riconoscimento di governo, ma un gesto importante culturalmente e politicamente, invece ha ceduto ancora una volta a logiche politiciste e di potere”. E per restare “in famiglia”, nemmeno donna Assunta Almirante ha buone parole per il sindaco: “Alemanno? E chi è?” dice ai giornalisti.
L’ASSESSORE BUONTEMPO - Teodoro Buontempo, assessore alla casa alla Regione Lazio, preferisce parlare invece delle ragioni della manifestazione: "Eccolo il popolo di destra che esiste ancora e che si oppone al governo delle banche, il nostro paese deve risollevarsi e potrà farlo solo con un protagonismo della destra senza le ambiguità del Pdl".
ASSSENTE CASAPOUND - Alla manifestazione non c'era invece Casa Pound Italia, che prepara una sua candidatura autonoma a sindaco per le elezioni del 2013, secondo le indiscrezioni a scendere in campo per il movimento neo fascista potrebbero essere o il giornalista del tg regionale Fidel Mbanga Bauna o lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco.
IL CENTROSINISTRA - Il centrosinistra commenta con durezza le dichiarazioni di Storace: “Povero Alemanno. Non lo vuole proprio più nessuno. Nel Pdl stanno pensando a come sostituirlo. Ed ora anche Storace dichiara pubblicamente che il centrodestra dovrà cambiare candidato e che lui con Alemanno non vuole più avere niente a che fare. Triste declino per il peggior sindaco che Roma abbia mai avuto” dichiara il consigliere regionale del Pd Enzo Foschi e sullo stesso tono Paolo Masini consigliere comunale sempre del Pd: "Un sindaco a picco nei sondaggi, fallimentare nell'azione di governo e ormai diventato giustamente il soggetto preferito della satira nazionale. Oggi si chiude anche politicamente la triste era di Alemanno. Roma merita di meglio”.
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