sabato 30 giugno 2012

Parma - Sabato 30 giugno manifestazione antifascista per chiedere la chiusura di Casa Pound

Anche da Rimini, con la Campagna No nazi in my town, saremo presenti a questa importante scadenza per non lasciare che organizzazioni come Casa Pound e Forza Nuova, che si rifanno ad ideologie ed istanze che hanno contraddistinto i periodi più bui della storia del nostro paese, possano conquistare spazi politici ma saremo a Parma anche per riempire le vie e le starde della città con una risposta popolare, antifascista, di chi non vuole nei territori in cui vive individui che fanno della xenofobia, del razzismo e della violenza la loro bandiera politica e la propria pratica di vita.

Chi fosse interessato a partecipare alla manifestazione può mandare una mail a: campagna.nonazinmytown@gmail.com


Bellaria - Bruta violenza sul venditore di rose: ricercati tre italiani | altarimini del 30 giugno 2012


I Carabinieri di Bellaria sono sulle tracce di tre giovani italiani, responsabili di una violenta e inspiegabile aggressione nei confronti di un bengalese, avvenuta alle 3 di venerdì nei pressi di un locale della spiaggia.  Forse per motivi razziali, forse perchè considerato molesto, i tre hanno malmenato lo straniero, venditore di rose, per poi dileguarsi. I Carabinieri hanno accompagnato la vittima all'ospedale Infermi: qui gli è stata diagnosticata una lussazione della spalla.

Venditore di rose picchiato da tre giovani italiani | da Rimini Today del 30 giugno 2012

Venditore di rose aggredito da alcuni ragazzi in spiaggia. Il fatto è avvenuto nella nottata tra giovedì e venerdì a Bellaria, in via Pinzon

Venditore di rose aggredito da alcuni ragazzi in spiaggia. Il fatto è avvenuto nella nottata tra giovedì e venerdì a Bellaria, in via Pinzon. Il malcapitato è un bengalese, trasportato all'ospedale di Rimini: i medici gli hanno riscontrato una lussazione della spalla destra. Le indagini dei carabinieri proseguono al fine di individuare i gli autori del grave fatto di violenza. Gli uomini dell'Arma hanno ricostruivano i fatti e raccolto le testimonianze tra i tanti giovani presenti.
Questi hanno spiegato che ad aggredire il cittadino straniero sono stati tre giovani di nazionalità italiana, che senza motivo comprensibile. Sul caso indagano i Carabinieri del Radiomobile, intervenuti tempestivamente sul posto poiché impegnati in un apposito servizio finalizzato a garantire la sicurezza dei turisti.

giovedì 28 giugno 2012

Rimini - L’antifascismo non si processa!


Sulla stampa locale di oggi sono state diffuse due notizie particolarmente rilevanti che mettono in luce strategie e tempistiche a dir poco sospette se l'obiettivo è il medesimo ovvero sminuire la pericolosità di Fn nel nostro territorio.
Da un lato infatti - proprio ieri - sono state depositate le motivazioni con cui la Quinta Sezione Penale della Cassazione, il 14 marzo scorso, ha dimezzato - visto il decadere dell'aggravante eversiva - le condanne della Corte d'Appello di Bologna per otto iscritti all’organizzazione di estrema destra Forza Nuova,  accusati di tentato incendio e tentato sequestro di persona per l'attentato del 24 settembre 2007 contro il Laboratorio sociale Paz. Nelle motivazioni si legge:“L'eversione dell'ordine democratico non può identificarsi nel concetto di una qualsiasi azione politica violenta, ci deve essere un pericolo concreto per le Istituzioni democratiche”.
Dall'altro la seconda notizia diffusa dalla stampa locale è l'avvio della procedura di notifica di quaranta denunce per manifestazione non autorizzata, che coinvolgono anche figure istituzionali (un consigliere comunale, un assessore e un ex assessore), con riferimento all'iniziativa antifascista del 5 maggio scorso.
Non ci dimentichiamo di ricordare che proprio in concomitanza ad epoche storiche di crisi come quella attuale che si sta abbattendo con violenza sulle nostre vite, le organizzazioni di estrema destra tornino alla ribalta,  funzionali ad un drastico restringimento degli spazi di democrazia e libertà nonchè alla restaurazione e ritorno a forme di dittatura e politiche nazionaliste e protezioniste.
Le due notizie diffuse dalla stampa mettono in evidenza come passando dalla questura riminese e agli apparati giudiziari, sia agita una "giustizia asimmetrica", che colpisce chi dal basso coopera per una società dei beni comuni, antirazzista, aperta e plurale mentre si continua a ridimensionare l'operato di chi dell’odio agito attraverso azioni incendiarie e violenze fisiche fa uno strumento di lotta politica e di pratica di vita. Le scelte politiche imposte dal governo, gli operai caricati davanti alle fabbriche, l'isolamento e la repressione che riceve chiunque cerchi di opporsi alla dittatura dei mercati ci parlano proprio anche di questo.
Sabato 30 giugno a Parma ci sarà una manifestazione cittadina che chiede la chiusura della locale sede di Casa Pound. Anche da Rimini, con la Campagna No nazi in my town, attraverseremo questa importante scadenza, una scadenza  che ci parla dell’importanza di mettere in gioco i nostri corpi, fuori dai meccanismi della delega, per riaffermare dei nuovi anticorpi e riattualizzare una pratica antifascista come cultura popolare. Cultura popolare antifascista intesa come capacità comune di costruire una società più giusta, fuori dai meccanismi della "democrazia dello spread", della paura e della precarietà.
Campagna No nazi in my town
http://nonazinmytown.blogspot.it/   - campagna.nonazinmytown@gmail.com

Rimini - Corteo anti nazi, quaranta in Questura | da Corriere romagna del 28 giugno 2012



Il reato è manifestazione non autorizzata e risale al 5 giugno scorso quando ci furono le tensioni con l’associazione Ariminum in piazza Tre Martiri. Coinvolti anche l’assessore all’Ambiente Visintin e il consigliere comunale Pazzaglia
di Simone Mascia
RIMINI. Il reato contestato è manifestazione non autorizzata. E le denunce che partiranno dalla questura sono una quarantina. Tra queste anche quelle indirizzate a un assessore, un ex assessore, un consigliere e un membro del Cda di Rimini Fiera. Sono gli strascichi dei momenti di alta tensione che lo scorso 5 maggio hanno coinvolto in corso Augusto i manifestanti del Paz e di un cartello di forze della sinistra e antifasciste che si sono opposti al corteo dell’associazione Ariminum, sigla dietro cui si nascondevano - secondo gli antagonisti - personaggi di Forza Nuova. Un faccia a faccia tra ambienti di sinistra contro quelli di destra, in cui è dovuta intervenire la polizia per evitare che la situazione trascendesse. Oltre al palpabile nervosismo e le urla con insulti reciproci, i gruppi contrapposti non si sono nemmeno sfiorati evitando il peggio. Ma le ripercussioni, a sorpresa, si sono fatte sentire a distanza di un mese: al termine delle indagini condotte dalla polizia, per l’assessore comunale all’Ambiente Sara Visintin, per l’ex assessore Vittorio Buldrini e per il consigliere Fabio Pazzaglia e per Paolo Pantaleoni, membro del Cda di Rimini Fiera e marito della stessa Visintin, sono arrivate le convocazioni in questura che porteranno a delle formali identificazioni anticamera alle successive denunce. Assieme a loro, coinvolte altre 35 persone, tra i quali cinque ultrà del Rimini calcio, a cui sarà contestato lo stesso reato: manifestazione non autorizzata. Nella ricostruzione dei fatti, il gruppo anti nazi - con cui c’erano anche assessore, ex assessore e consigliere comunale - si è diretto da piazza Tre Martiri verso l’Arco d’Augusto, proprio per interrompere il corteo di Ariminum. Tutto senza avere avuto la regolare autorizzazione a manifestare. A quel punto, l’assessore Visintin avrebbe però cercato di portare alla calma, visto che l’avvicinarsi “dell’obiettivo” stava facendo crescere la tensione; ed è stata a lei a chiedere a più riprese a numerosi manifestanti di non farsi sfuggire la situazione di mano. Un intervento il suo, assieme a quello delle forze dell’ordine e al buonsenso di alcuni partecipanti, che ha quindi evitato lo scontro fisico. Ma non le denunce, che arriveranno inesorabili al termine delle identificazioni.

giovedì 7 giugno 2012

Ciao Carla!


Ciao Carla!

6 / 6 / 2012
Carla Zappelli parlava anche con gli occhi e con le mani.
I gesti e gli sguardi sostenevano la sua voce, calma e lenta, quando ripercorreva la sua vita, quella di Valerio e di Sardo. L'ultimo 22 febbraio, Carla l'ha vissuto in una stanza di una clinica, davanti a un computer che mandava in diretta la sua voce e le immagini del corteo. Non poteva mancare all'appuntamento che da 32 anni scandiva lasua vita e quella di migliaia di persone che non si sono mai arrese alle "verità" di stato. La sua voce, rimandata dall'amplificazione del camion, era una carezza per tutti quelli che nel corso degli anni avevano conosciuto la forza, la serenità, la lucidità di questa donna coraggiosa e generosa.

Carla non se ne è andata via sola: l'hanno accomagnata l'affetto e l'amore di migliaia di ragazzi e ragazze, vecchi e nuovi compagni, amici di quartiere e amici di mille città, volti conosciuti e volti anonimi che riempivano la sua pagina facebook di saluti, domande, richieste di incontro. Carla se ne è andata con il cruccio tremendo, incolmabile, di non conoscere la verità giudiziaria dell'assassinio di Valerio. Ma è pur vero che la tenacia di una lotta durata 32 anni ha svelato, di fatto, la verità politica di questa storia, tutta interna al rapporto strategico tra manovalanza fascista, apparati dello stato e poteri forti.
A tutti noi, a chi prova ogni giorno a fare della memoria uno strumento collettivo di trasformazione dell'esistente, a chi costruisce percorsi di liberazione, resta un testimone difficile e ambizioso: sfidare l'oblio e raccontare per filo e per segno la storia, le parole e la dolcezza di Carla. Per continuare a costruire un mondo più libero e giusto.

Con Carla e Valerio nel cuore.

Horus Project - Cs Astra19 - Palestra Popolare Valerio Verbano - Lab Puzzle 
Se ne è andata questa sera Carla Verbano. Ci ha lasciato dopo aver lottato a lungo e con tenacia contro un male che da anni la tormentava.  
Per noi Carla non è stata solo la madre di un compagno assassinato, Valerio, l'esempio di una donna e di una madre che fino all'ultimo ha lottato per avere verità e giustizia sull'omicidio del figlio, ma anche un amica e una figura importante per le nostre vite e per le nostre battaglie.
Una compagna e una amica che abbiamo avuto vicino nei momenti difficili così come in quelli più felici.
I compagni e le compagne
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il servizio del FattoQuotidiano dopo la commemorazione per Carla alla Palestra Valerio Verbano:<br>