No nazi in my town! Sport, autoproduzione, socialità!
Dopo la giornata di sabato 15 giugno che mirava alla costruzione di una coalizione sociale antifascista fra tanti e tante,
un nuovo appuntamento nato per contrastare dal basso il corteo razzista
dei nazi, attraverso un'intera giornata per praticare
autorganizzazione, condivisione, autonomia.
Sabato 22 giugno era stata, infatti, organizzata la festa di autofinanziamento di Autside Social Football per il progetto del Campo autogestito "Clément Merc - Zona Antifa" presso Casa Pomposa. La giornata però è stata volutamente anticipata fin dal primo pomeriggio, sempre presso Casa
Pomposa, dove si è svolta una giornata interamente dedicata
all'antirazzismo, allo sport sociale, all'autoproduzione.
InsOrto,
Autside Social Football, Lab.Paz e altre realtà insieme hanno presidiato
Casa Pomposa dalle provocazione dei nazi che scortati e protetetti
dalla polizia hanno fatto un mino corteo dentro le gabbie, scherniti
dalla cittadinanza indignata. Nella festa e nelle relazioni collettive
si è concluso questo secondo importante momento di mobilitazione
cittadina. L'antifascismo è nella gioia e nella gioia c'è la libertà!
Soddisfazione,
gioia, carica. Sono queste in qualche modo le emozioni che forse più
di altre ci siamo portati a casa dopo la bella e intensa giornata di
ieri, che ha avuto la capacità di raggiungere tutti gli obiettivi
che si era posta.
Per
Sabato 15 giugno Forza Nuova Rimini aveva convocato in città un
corteo razzista e xenofobo, che avrebbe dovuto attraversare il
quartiere meticcio di Borgo Marina per concludersi in una delle
piazze principali del centro storico, piazza Ferrari. Numerosi sono
stati i passaggi istituzionali con cui si arrivava alla giornata di
ieri, tra cui alcune interrogazioni parlamentari e comunali,
dichiarazioni di ferma contrarietà rispetto a qualunque ipotesi di
un corteo dell'organizzazione neonazifascista nel centro storico da
parte del Sindaco, la decisione del Comitato
provinciale per la Sicurezza e l'Ordine pubblico di non
autorizzare il corteo nazifascista, estendendo ed imponendo tuttavia
il divieto di manifestazione a qualsiasi realtà.
Fidarsi è
bene, non fidarsi è meglio, dice il proverbio e noi ribadiamo,
soprattutto in circostanze come queste e con ben noti attori
coinvolti nelle decisioni. Gli stessi che in più di un'occasione
hanno autorizzato a Forza Nuova volantinaggi e presidi nella piazza
intitolata ai tre martiri partigiani e cercato fino all'ultimo di far
sfilare gli stessi nazifasciti per le strade della nostra città
nella giornata del 5 maggio (senza riuscirci) e del 29 settembre
2012.
E così
abbiamo deciso di non fidarci ed autorganizzarci, promuovendo con una
modalità molteplice ed allargata, un vero e proprio presidio, con
djset e openmic presso la Casa della Pace, laboratorio cittadino di
pratica dei diritti di cittadinanza, proprio per questo più volte
oggetto di provocazioni ed imbrattamenti da parte di Forza Nuova, non
ultima l'affissione proprio in questi giorni di alcuni adesivi a loro
chiaramente riconducibili. Numerosi i cittadini, tra cui spiccavano i
tanti ragazzi delle scuole superiori, che hanno voluto presidiare la
Casa della Pace, in un pomeriggio che ha saputo parlare negli
interventi dal sound dell'importanza di una pratica antifascista
popolare e quotidiana, che abbia la capacità di innervarsi dentro la
complessità della fase storico-politica attuale e di ribaltare
letture deviate e devianti che identificano nel cittadino migrante la
causa di tutto ciò che stanno producendo le politiche di tagli e
austerità imposte dalla governance finanziaria.
La
scadenza di ieri pomeriggio aveva però anche la necessità di
rompere i divieti e le zone rosse imposte dalla Prefettura e dalla
Questura, di riprendersi le piazze e gli spazi di aggregazione,
contro la loro militarizzazione e il conseguente consumo e spaccio di
sostanze pesanti, di parlare alla città del bisogno di spazi fisici
autogestiti dove costruire una socialità altra oltre quella imposta
dal modello di mercato riminese by Cantinette&Lungomare,
spazi da restituire alla città con progettualità sociali e
culturali. Dopo un breve momento assembleare, ci si è così mossi
spontaneamente e semplicemente per le vie del centro gioiosi e
determinati, respingendo provocazioni e tentativi impacciati da parte
delle forze dell'ordine di fermare un'allegra e appassionata
passeggiata che si è ripresa tutte le strade e i vicoli di Rimini.
Città,
sveglia!!! cantava Alberto Dubito rivolto alla sua Treviso, che a
guardare dall'ultimo risultato delle amministrative sembra si sia
ridestata. Noi ieri, in tante e tanti, con la stessa grinta e lo
stesso amore l'abbiamo urlato a Rimini.... Chissà che anche questo
non sia un ulteriore passo nella realizzazione di un cambiamento
anche in questa fin'ora impermeabile città... Rimini wake up!
Un* antifascista che ha attraversato il presidio del 15 giugno
Invitiamo tutte le associazioni della Casa della Pace, singoli cittadini, le realtà locali ad attraversare domani - sabato 15 giugno dalle ore 18.30 - la Casa della Pace dove si svolgerà un'assemblea e un aperitivo antirazzista. Il corteo di
Forza Nuova non è stato autorizzato ma crediamo sia importante dare un
segnale di presidio territoriale di un luogo simbolico come la Casa
della Pace, vero e proprio laboratorio dei diritti di cittadinanza. Le
informazioni sul corteo di Forza nuova e su come si muoveranno sono
molto confuse e fumose per questo è importante presidiare dalle ore
18.30 la Casa della Pace e respingere dal basso le provocazioni che sono
continuate anche questa settimana, con l'imbrattamento della targa posta all'entrata della Casa della Pace.
Di seguito la nota scritta dal comitato Rimini antifascista che lancia il presidio territoriale alla/dentro la casa della pace. Venite in tanti e tante!
Nella notte tra mercoledì 12 e
giovedì 13 giugno, dopo la notizia del divieto del corteo neonazifascista di
Forza Nuova, la Casa della Pace, luogo simbolico di iniziative ed attività
antirazziste e solidali, è stata oggetto dell’ennesima grave provocazione con l’imbrattamento
della targa con adesivi con croci celtiche e scritte chiaramente riconducibili
a Forza Nuova. In solidarietà con la Casa
della Pace, invitiamo tutta la cittadinanza ad attraversare nella giornata
di Sabato 15 giugno a partire dalle
18.30 i suoi spazi, che accoglieranno momenti di discussione pubblica con
assemblee, dj set e aperitivo. Un’iniziativa
che respinge dal basso qualsiasi divieto imposto dal Comitato per l’ordine
pubblico e la sicurezza che mette sullo stesso piano chi pratica l’antifascismo
e l’antirazzismo tutti i giorni nelle strade, nelle piazze o nei luoghi come la
Casa della Pace e chi fa del razzismo e dell’odio xenofobo la propria misera pratica
politica.
La nostra camicia è antirazzista, il nostro portafoglio anticapitalista...
Sabato 15 giugno dalle h.18.30 presidio antifascista in Piazza Ferrari!
Per
sabato 15 Giugno il partito neofascista Forza Nuova sta organizzando
una manifestazione di stampo pesantemente razzista e discriminatorio che
vorrebbe attraversare il quartiere Borgo Marina e le vie del centro di
Rimini. Una vera e propria aggressione alla nostra città, come loro
stessi minacciano compiaciuti.
Fascisti
e nazisti, in Italia come altrove nell’Europa dell’austerity, cercano
disperatamente di distogliere l’attenzione dal sistema socio-economico
che produce la crisi, quello capitalista, per rivolgerla contro coloro
che maggiormente la subiscono, raccontando che se sei “diverso”,
“marginale” e “contrario” rispetto alla loro misera normalità stereotipata,
allora su di te ricadono tutte le colpe di questo mondo guasto.
La
storia ci ha già dato tutti gli strumenti per capire che idee e gruppi
come questi sono tanto stupidi quanto pericolosi e che fanno il gioco di
coloro che quella stessa crisi l’hanno creata e sulla quale speculano,
fomentando una guerra tra poveri a vantaggio dei padroni anziché una
coalizione sociale di lottadei poveri contro lo stato di cose presenti.
Tanti
problemi affliggono la nostra quotidianità sia che siamo autoctoni o
migranti: la casa, il lavoro, la salute, i trasporti, la scuola e
l'università, l'oppressione della polizia, la necessità di luoghi e
relazioni libere e gratuite da vivere...
Abbiamo
bisogno di costruire il nostro futuro attraverso la solidarietà tra
tanti e diversi: perchè è la mercificazione che il capitalismo impone
alla vita, alla politica, alla produzione, ciò da cui abbiamo bisogno di
liberarci.
Per
segnare una tappa importante di questo percorso proponiamo di trovarci
sabato 15 giugno, dalle ore 18.30 in Piazza Ferrari (con musica e
microfono aperto), per connettere idealmente e fisicamente attraverso
questa piazza le due vie principali di Borgo Marina al resto del centro
storico e della città, per dimostrare che le piazze e le strade sono di
chi le vive in maniera aperta, popolare, includente eautonoma,
per sottrarle con determinazione all’arroganza dei fascisti in camicia
bianca e dei loro protettori in divisa "democratica".
E pure per sottrarci a un danaroso sabato sera in riviera.
Contro la crisi e il neofascismo, con la solidarietà ci riprendiamo la città!
Sabato 15 giugno dalle h.18,30 presidio antifascista in Piazza Ferrari!
Nasce il "Campo Sportivo Autogestito Clement Meric. Zona Antifa" *
Sabato
8 giugno in contemporanea con la grande manifestazione parigina per
Clémente Meric giovane militante antirazzista e antifascista ucciso da
un gruppo di naziskin, Autside Social Football e alcuni attivisti del
Lab Paz Project Rimini hanno ridato vita ad un campetto da calcio
pubblico lasciato all'incuria e abbandonato nella zona delle Celle (di
fianco all'ex Centro per l'impiego).
Autorganizzazione, socialità, sport, musica e antirazzismo sono state le parole chiave della giornata!!
Nel
pieno spirito del progetto che ha portato alla nascita di Autside
Social Football tutti i ragazzi della squadra, che sono principalmente
giovani migranti figli della migrazione o vittime di tratta o rifugiati,
abbiamo voluto restituire uno spazio sportivo e popolare a tutta la
città.
Uno
spazio aperto e liberato, senza cancelli o lucchetti, oggi pienamente
fruibile da tutti coloro che credono che attraverso lo sport sia
possibile costruire un'altra società contro la paura prodotta dallo
shock economy e dal capitalismo che sta mostrando il suo vero volto,
quello di politiche di austerità che hanno un unico obiettivo favorire
sfruttamento lavorativo, imporre tagli alle politiche sociali e del
welfare rivolto alle categorie sociali più deboli producendo così
isolamento, marginalità sociale e guerra fra poveri.
Per questo nasce il "Campo Sportivo Autogestito Clément Meric. Zona Antifa", dedicato al giovane attivista antifascista e antirazzista francese, ucciso da un gruppo di naziskin il 5 giugno a Parigi.Clément era
un giovane ragazzo e attivista antirazzista come noi, vive oggi non
solo nel ricordo ma anche nelle pratiche di chi risponde dal basso ad
ogni forma di intolleranza nelle nostre città!
Mercoledì 12 giugno alle ore 18.30
torneremo al campetto non solo per il nostro consueto allenamento
settimanale ma per una conferenza stampa durante la quale esporremmo la
targa dedicata a Clément e inaugureremo ufficialmente il campo sportivo.
COMUNICATO STAMPA della 99 POSSE * Venerdì 7 giugno 2013
E'
accaduto ieri sera a Velletri, in provincia di Roma, intorno alle ore
22.30. Quando subito dopo aver parcheggiato la macchina nella piazza
antistante il pub "Passo carrabile", dove Zulù avrebbe dovuto esibirsi,
il nostro cantante e uno dei fonici della band sono stati aggrediti con
cinture e altri oggetti atti a offendere da un gruppo di una ventina di
persone che esponevano simboli di estrema destra. La pronta reazione e
l'intervento della sicurezza del locale hanno fatto sì che gli
aggressori si dessero rapidamente alla fuga, impedendo che l'episodio
avesse conseguenze più gravi delle contusioni, dei tagli e delle
abrasioni superficiali riportate dai nostri compagni, che hanno
rifiutato di essere trasportati in ospedale. Purtroppo la serata non ha
potuto avere luogo e ci scusiamo con i presenti che erano venuti ad
assistere allo spettacolo.
Un fatto grave, che si
inserisce in una sempre più preoccupante recrudescenza dell'estremismo
fascista in Europa e in Italia. Il 5 Giugno a Parigi, nei pressi della
centralissima Saint-Lazare, è morto in seguito alle percosse ricevute da
tre naziskin Clément Méric, studente della facoltà di Scienze Politiche
di appena 18 anni. Nella notte dello stesso 5 giugno una molotov è
stata lanciata contro il portone del centro sociale Astra 19 nel cuore
del Tufello a Roma, al piano terra di una casa popolare abitata da
decine di persone. Anche in questo caso, chiara la matrice fascista, nel
clima avvelenato della campagna elettorale per le Comunali a Roma.
Chi
ci mette la faccia si assume i suoi rischi e noi che ce la mettiamo da
vent'anni lo sappiamo bene. Anche a Velletri stasera, quando in due
abbiamo subito l'aggressione di venti fascisti che colpiscono e
scappano. "Venti a uno è la tua forza fascio infame", cantiamo in
"Rigurgito antifascista", una delle nostre canzoni più famose. E anche
stasera abbiamo avuto la dimostrazione che non ci sbagliamo: vigliacchi,
capaci di farsi forza solo in branco e in schiacciante superiorità
numerica. Non abbiamo sporto denuncia perché crediamo che l'antifascismo
non si pratichi in quegli stessi tribunali che assolvono gli assassini
di Stefano Cucchi e comminano 100 anni di carcere a 10 compagn* per
qualche vetrina rotta a Genova. L'antifascismo si fa nelle strade.
La lotta continua, a testa alta come sempre, sputandovi in faccia il nostro odio!
Domenica 9 giugno dalle ore 18.30 aperitivo solidale e
antirazzista in C.so
Giovanni XXIII nella piazzetta all'angolo con via Roma. L'aperitivo è
offerto dall'associazione volontariato TIGER OF BANGLADESH
Comunicato stampa della Casa della Pace sul corteo xenofobo e razzista del 15 giugno
La Casa della Pace, della Solidarietà e dei Diritti Umani è un
coordinamento permanente di associazioni impegnate sui temi della pace,
della cooperazione/solidarietà internazionale e dei diritti umani universali.
Il suo percorso è iniziato in un contesto storico molto differente da
quello attuale, nel lontano 1995, per realizzare iniziative comuni alle
associazioni aderenti nel campo della documentazione, informazione,
formazione nonché dei progetti di solidarietà che superino il campo
d'intervento delle singole associazioni per creare “coalizioni sociali”
capaci di leggere e agire nel presente. Qui è partita la prima scuola
di italiano per migranti, con la consapevolezza che la lingua è il primo
elemento importante per vivere ed esercitare una piena e attiva
cittadinanza.
La casa della pace è, inoltre, parte integrante di un quartiere ricco e alternativo come Borgo Marina.
Un quartiere attraversato dalla complessità del fenomeno migratorio,
dove insieme al comitato locale, alle associazioni di migranti, abbiamo
contribuito ad evitare che la retorica sicuritaria e xenofoba del
migrante clandestino, del migrante che ruba, del migrante nemico,
diventasse politica e minaccia per una sperimentazione reale del
meticciato e della cultura del confronto, fra cittadini di nazionalità e
religione differenti.
Con questo spirito, fra il settembre e
l'ottobre del 2011, abbiamo promosso e sostenuto le iniziative che hanno
attraversato Borgo Marina. Iniziative che hanno portato centinaia e
centinaia di persone ad attraversare le strade di questo Borgo
cittadino, che congiunge la città del mare (separata dalla ferrovia)
dalla città storica, dei riminesi.
Borgo Marina è sempre stato un ponte, un crocevia della città.
La crisi prodotta dal sistema capitalistico sta radicalmente cambiando
lo scenario nel quale viviamo, nonostante questo i tanti progetti della
Casa della pace proseguono (anche con i tagli finanziari al sociale e al
volontariato), perché siamo convinti che lì dove si predica odio e si
produce disuguaglianza e iniquità, soprattutto verso i diversi e verso
le categorie sociali più vulnerabili, è necessario portare la speranza.
In diverse occasioni la Casa della Pace è stata oggetto di
imbrattatamento con scritte e manifesti che inneggiavano all'odio e alla
xenofobia contro i migranti, gli omosessuali, le diversità spesso
escluse dalla nostra società nell'esercizio di un piena cittadinanza. La
firma di tali manifesti era sempre la stessa, la stessa che il 15
giugno vorrebbe attraversare Borgo marina, con un corteo xenofobo e
razzista, dal titolo: “L'immigrazione uccide, fermiamoli”.
Scriviamo pertanto questo comunicato per chiedere alle Istituzioni
tutte, e soprattutto a Prefettura, Comune e Provincia che si facciano
garanti affinché chi predica odio e intolleranza non abbia spazio nella
nostra città e soprattutto a Borgo Marina. Che le Istituzioni tutte
raccolgano il nostro appello, come quello di altre realtà, e producano
scelte conseguenti e di senso rispetto a ciò che un “corteo” di questo
genere potrebbe produrre in un quartiere come questo. La nostra
Costituzione garantisce il diritto a manifestare a tutti e a tutte
purché lo si faccia nel rispetto dei principi della Carta
Costituzionale. Non vi è rispetto dei principi costituzionali laddove si
predica odio e si vuole cancellare e annullare la vita degli altri con
disprezzo e risentimento.
Cogliamo, inoltre, l'occasione per
invitare tutti gli abitanti del quartiere Borgo Marina, tutti i
cittadini e le cittadine attive a manifestare il proprio sconcerto
rispetto all'eventualità che un corteo del genere possa attraversare la
nostra città ed un quartiere come Borgo Marina, che per diverso tempo è
stato ostaggio di pulsioni negative e pericolose, che sono state
respinte dal basso con la forza della cooperazione sociale e del
dialogo.
Ai cittadini antirazzisti e solidali chiediamo di esporre
dai loro negozi, dalle loro abitazioni cartelli e striscioni recanti la
scritta: “no al corteo razzista si alla città aperta e solidale”.
Invitiamo inoltre tutti a partecipare all'aperitivo solidale e
antirazzista di domenica 10 giugno che dalle ore 18.30 si terrà in C.so
Giovanni XXIII nella piazzetta all'angolo con via Roma.
Le associazioni della Casa della Pace e dei Diritti Umani
Clément Méric, studente alla facoltà
di Scienze Politiche, aveva 18 anni, è morto dopo le botte prese da
un gruppo giovani di estrema destra nel IX arrondissement di Parigi.
Era membro del sindacato Solidaires e militante di Azione
antifascista.
Mercoledi 5 giugno aveva organizzato un
banchetto per vendere vestiti in un appartamento di Rue Caumartin,
una via pedonale molto frequentata perché piena di negozi, a pochi
isolati dalla stazione, Gare Saint-Lazare.
Verso sera, due uomini e una donna si
sono presentati, tatuati con croci uncinate e magliette della setta
nazista inglese "Blood and honour", hanno cominciato ad
insultare e a minacciare i presenti.
I giovani sono riusciti a cacciarli
fuori dall'appartamento ma le provocazioni continuavano e decidono di
chiamare altri militnati antifascisti in soccorso , si scatena una
rissa e Clément Méric viene colpito da un fortissimo pugno, con un tira pugni, che lo
fa cadere, perde i sensi e viene trasportato immediatamente
all'ospedale dove muore durante la notte senza risvegliarsi dal
coma. Secondo le loro
descrizioni indossavano bomber, vestiti neri e avevano dei tatuaggi che
hanno fatto pensare al gruppo di estrema destra Jeune nationaliste
révolutionnaire
Gli assassini non sono stati ancora
individuati nonostante le numerose testimonianze.
Per il sito di notizie Rue89 episodi di
aggressioni e violenze si sono moltiplicati negli ultimi anni in
Francia, “in parte a causa della crisi economica, ma anche dopo
l’approvazione della legge che permette il matrimonio gay”. Il sito ne
ricorda qualcuno: il 23 aprile a Lione durante una manifestazione
contro i matrimoni gay un giovane di 24 anni aggredisce un poliziotto e
un fotografo. Il 17 aprile 2013 a Lille tre skinhead attaccano un bar
gay, spaccano mobili e vetrine e picchiano il proprietario. Il 7 aprile
2013 una coppia di omosessuali viene aggredita e picchiata all’uscita da
un ristorante di Parigi. Il 1 aprile 2012 a Tolosa uno studente cileno
di sinistra viene aggredito da una decina di fascisti con mazze da
baseball, lo studente riporta una frattura al cranio ed entra in coma.
“Assistiamo negli ultimi anni in Europa, in un clima di crisi economica,
sociale e d’identità, alla crescente affermazione di partiti di estrema
destra, che prospera a lato di partiti populisti o di partiti
dell’estrema destra storica come il Front national in Francia”.