martedì 10 dicembre 2013

Segnaliamo: Rimini - AUTSIDE FEST! ASSALTI FRONTALI & INOKI @ VELVET

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Sostieni e supporta lo sport popolare e antirazzista!

AutSide Social Football & Ass. Rumori Sinistri presents:
Venerdì 13 dicembre 2013 
AUTSIDE FEST @ Velvet Club & Factory - Rimini

AUTSIDE SOCIAL FOOTBALL STA CON
 
 
ASSALTI FRONTALI & INOKI NESS
http://www.assalti-frontali.com/

Aftershow: 
FAIRY CIRCLES
Warm-up : FUNKRIMINI
Hip Hop - Funk - Drum & Bass

Ingresso ad offerta libera

Una serata a sostegno di un importante progetto territoriale di inclusione sociale e di promozione di pratiche attive di cittadinanza e cooperazione dal basso attraverso lo sport e il calcio antirazzista.

Ore 20 Cena di autofinanziamento a cura di Autside Social Football costo 10 €

Ore 21.30 presentazione mostra “Un'idea non muore: Clèment Meric vive”Un racconto per immagini del riuso e recupero di un campetto sportivo comunale abbandonato dedicato al giovane antirazzista e antifascista francese ucciso da un gruppo di naziskin il 5 giugno 2013 a Parigi. Un racconto per immagini di un anno di attività della squadra di calcio Autside Social Football                       

Sostieni lo sport popolare supporta AutSide Social Football!
 
HATE RACISM - HATE SEXISM - LOVE SPORT
 

 

sabato 7 dicembre 2013

Segnaliamo: Rimini - Aperta la porta dei nuovi diritti. Nasce "Casa Madiba"

 

   logo casa rimini 2 Segnaliamo!


Occupata questa mattina una casa comunale abbandonata insieme ai migranti ex Emergenza Nord Africa. Nasce così Casa Madiba Occupata, un luogo per rispondere ad un bisogno reale e materiale come quello della casa ma che vuole essere anche laboratorio cittadino antirazzista e di produzione di nuovi diritti per tutte e tutti. 



Di seguito il contributo dei migranti (ex ENA) sull'occupazione di oggi:


Buon giorno a tutti, oggi sabato 7 dicembre è un giorno di allegria e di grande gioia perché abbiamo deciso di entrare in questa casa, un appartamento comunale abbandonato da tanto tempo, troppo tempo quando tante persone vivono in condizioni di grande povertà e senza casa.
È da circa un anno che dormiamo in strada, dopo che è finita l'Emergenza Nord Africa. Noi siamo ex profughi fuggiti dalla guerra in Libia. Siamo arrivati in Italia con uno dei tanti barconi che spesso finiscono in fondo al mare come successo il 3 ottobre quando centinaia di uomini, donne e bambini sono morti in fondo al mare. Siamo stati inseriti in un progetto che ha trasformato l'accoglienza di persone in fuga dalla guerra in emergenza, abbiamo aspettato un anno e mezzo per avere il permesso di soggiorno e quando il progetto è finito, siamo stati mandati via in fretta e furia dai progetti anche se eravamo senza lavoro, senza casa e senza cibo.
Dormire e vivere in strada non rispetta la dignità umana e non fa bene alla salute.
In strada oltre al freddo c'è tanta solitudine e violenza.
Abbiamo girato in cerca di un lavoro, siamo arrivati fino a Saluzzo nel nord d'Italia, dove abbiamo lavorato per qualche settimana come schiavi senza dignità senza contratto nella raccolta della frutta e dormendo nelle baracche.
Questa è finalmente una casa per noi dopo un anno di vita in strada. Se siamo entrati qui oggi è grazie a quelli che i questi mesi ci hanno aiutato e che ci sono stati vicini, e quindi li ringraziamo tanto!
Però abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per far vivere questa casa e difenderla.
Sicuramente proveranno a mandarci via.
Ma entrando qui noi non abbiamo rubato nulla a nessuno, questa casa è del Comune è abbandonata da anni quando tante, troppe persone come noi sono senza una casa, senza diritti e dignità. Entrando in questa casa non abbiamo tolto diritti alle altre persone ma aperto una porta, un cammino per produrre nuovi diritti per il futuro di tutti noi che siamo poveri e invisibili.
Dobbiamo darci una mano per migliorare le nostre vite e la nostra società a partire anche da qui.
Chiediamo il sostegno di tutti e tutte per questo vi invitiamo oggi pomeriggio alle ore 19 per un aperitivo sociale e domani domenica 8 dicembre alle ore 17:30 per un'assemblea sul tema della casa e della povertà.

I nuovi abitanti di Casa Madiba occupata