mercoledì 20 febbraio 2013

Scritte nazi a scuola, protestano gli studenti | da Corriereromagna.it

Pubblichiamo l'articolo uscito oggi sul Corriere Romagna relativo al volantinaggio antifascista fatto ieri dagli studenti e dalle studentesse del Collettivo Studenti Rimini.

http://www.corriereromagna.it/rimini/2013-02-20/scritte-nazi-scuola-protestano-gli-studenti

I ragazzi hanno distribuito un volantino per condannare l’episodio: «Non possiamo permettere che questi modelli trovino spazio nella città»


Scritte nazi a scuola, protestano gli studenti

Muri imbrattati all’Einaudi e al Serpieri a Viserba: sopralluogo dei carabinieri
di ANNALISA BOSELLI

RIMINI. Scritte nazi, gli studenti insorgono. Si sono ritrovati i muri della loro scuola imbrattati di svastiche e scritte inneggianti a Hitler i ragazzi del plesso di Viserba, che riguarda l’istituto professionale Einaudi e il liceo scientifico-artistico Serpieri. Quello che potrebbe essere il gesto l’insano gesto di qualche nostalgico – i carabinieri sono andati a effettuare dei sopralluoghi per proseguire nelle indagini – ha sollevato l’indignazione degli studenti. I ragazzi del Serpieri, coordinati dal collettivo degli studenti, hanno ieri preparato un volantino nel quale spiegano come «non si possa permettere che questi modelli trovino spazio nella città e nelle scuole, perché offendono la dignità dell’uomo e ledono i diritti di ogni singola persona. L’antifascismo è la pratica che ci porta ogni giorno ad impegnarci per i beni comuni, per la scuola pubblica, per la libertà di parola e pensiero, per la libertà di movimento dei migranti e contro ogni tipo di guerra e discriminazione».
«Hanno imbrattato – spiega Giuseppina Grossi, vicepreside dell’Einaudi – tutti i muri esterni dell’edificio, sia dell’Einaudi che del Serpieri. Ma le scritte non si sono solo limitate a rovinare i muri esterni, hanno anche coperto i disegni dei ragazzi dell’artistico». «All’arrivo a scuola ci siamo ritrovati davanti una svastica gigante. Sono rimasta davvero molto indignata da questa cosa – afferma Silvia Bersani, studentessa dell’Einaudi – abbiamo visto che gli studenti del Serpieri si sono mobilitati scrivendo dei volantini. Ecco, noi vogliamo fare sapere che non ci stiamo». I vertici della scuola, non appena viste le scritte, ha subito avvertito la Provincia, l’ente che ha competenza sugli edifici scolastici delle superiori, perché si attivi al fine di cancellarle dai muri e anche dal pavimento. E si è rivolta anche alle forze dell’ordine per valutare se ci siano gli estremi per l’individuazione di reato. Diverse le scritte inneggianti al nazismo: oltre alle svastiche, si poteva leggere «antifascisti a morte», «skinhead al potere» con la firma «Skin 88 SS».

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